Gli effetti della Brexit si riflettono anche in ambito sanitario comunitario. L’uscita del Regno Unito dall’UE ha portato la Commissione Europea a riassegnare alcuni Laboratori di Riferimento Europei, centri di riconosciuto alto livello tecnico scientifico, interfaccia tra la Commissione Europea e gli Stati Membri.

Il primo riconoscimento post-Brexit è stato attribuito in Italia, con la nomina di Laboratorio Europeo di riferimento per le Encefalopatie Spongiformi trasmissibili, al Centro di Referenza per le (EST) Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili (CEA) dell’IZSPLVA, unito in consorzio con l’ISS, grazie alla candidatura presentata dal Ministero della Salute.

Il CEA in collaborazione con gli altri Centri di Referenza per le EST presenti in ogni Stato Europeo e coordinati dall’EURL (European Reference Laboratory) con sede a Weybridge (UK), ha gestito la più grande crisi alimentare del XX secolo ed ha il compito di occuparsi a livello nazionale della sorveglianza e della diagnosi delle EST, in particolare della BSE, morbo della Mucca pazza e della Scrapie degli ovi-caprini. Da giugno 2015 è stato inoltre designato Centro di Eccellenza OIE (Organismo Internazionale per le Epizozie) per la BSE e la Scrapie, con il compito di supportare i Paesi terzi e mantenere alto il livello della ricerca scientifica.

Per quanto la BSE sia pressoché scomparsa in Europa, essa rappresenta ancora una minaccia per i bovini allevati in quei Paesi che si stanno affacciando sul mercato globale. Ad oggi sono stati diagnosticati 180 mila casi di BSE nel Regno Unito, 7 mila nel resto dell’Europa, di cui 145 in Italia. L’ultimo caso italiano risale al 2011 e il livello di rischio è considerato trascurabile per il nostro Paese , tuttavia non si deve abbassare la guardia.

Il prezioso e costante lavoro svolto in questi anni dall’Italia, sotto la spinta del CEA e dell’ISS in un ricco percorso di crescita tecnico-scientifica, è stata la chiave del successo che ha portato al raggiungimento di questo importante risultato.

Non solo la BSE sarà oggetto delle attività di sorveglianza e ricerca degli Esperti del neo nominato Centro Europeo: la scrapie, malattia delle pecore e capre che ancora diffusa sul territorio Europeo ma oggetto di specifici piani di selezione genetica e la malattia del dimagrimento cronico del cervo (CWD), problema emergente in seguito all’identificazione dei primi casi nei Paesi Scandinavi dal 2016.