Micobatteriosi

Il gruppo dei micobatteri comprende al suo interno microrganismi responsabili di gravi malattie, come M. tuberculosis che provoca la tubercolosi nell’uomo, e micobatteri cosiddetti atipici, individuati anche con la sigla MOTT (Mycobacteria other than tuberculosis). Questi ultimi sono i micobatteri che infettano i rettili e le specie acquatiche, come ad esempio le tartarughe. Negli animali si può osservare un deperimento cronico (graduale perdita del peso corporeo), con aggravamento negli individui immunocompromessi. (Zavanella, 2012) Nell’uomo il batterio penetra tramite lesioni della cute (ad esempio tagli nelle mani o negli avambracci) durante la manipolazione degli animali o di materiale infetto. I micobatteri sono infatti in grado di rimanere in quiescenza nell’acqua e il contatto con essa (pulizia dell’acquario o del terrario immergendo le mani nude, manipolazioni del terreno presente nell’acquario, pulizia dei filtri) può essere fonte di infezione. (Tortoli, 2009) La micobatteriosi atipica colpisce soprattutto persone in condizioni di salute precaria, affette da patologie croniche polmonari o del sistema immunitario. La sintomatologia è spesso vaga, con febbre, calo di peso, tosse, astenia (stanchezza psico-fisica generalizzata), disturbi gastrointestinali, sudorazione notturna e presenza di sangue nell'espettorato. Possono verificarsi anche lesioni cutanee caratterizzate da noduli eritematosi a livello degli arti superiori o delle ginocchia.

Rettili colpiti