tartaruga di terra

Tartaruga di terra

  • Distribuzione: Varia a seconda della specie.
  • Longevità: 70-80 anni.
  • Benessere: Necessitano di spazio per muoversi. Informarsi sulla specie posseduta per valutare gli accorgimenti necessari a fornire le condizioni di vita ideali. Pianificare con attenzione il periodo di letargo.
  • Ambiente ideale: Spazi recintati di dimensioni adeguate alla specie mantenuta, dotati di erba, cespugli e ripari. Ideale il mantenimento all’esterno, ma è necessario informarsi se le condizioni climatiche esterne sono compatibili con la specie mantenuta. Necessitano di radiazione solare o artificiale UVB
    L’allevamento delle testuggini può essere effettuato sia all’aperto che all’interno. L’allevamento all’esterno è possibile solo quando le condizioni ambientali ideali possono essere rispettate. I recinti dovrebbero avere un’altezza minima di 40 cm ed essere interrati per almeno 10 cm, per evitare fughe. La superficie minima consigliata è di 10 m²/soggetto. Il terreno ideale è soleggiato, dotato di un prato polifita con costante disponibilità di varie specie di erbe selvatiche, cespugli per riparo e zone d’ombra. Per quanto riguarda l’allevamento all’interno, deve praticarsi solo quando all’esterno le condizioni ambientali non possono essere rispettate e quando per motivi sanitari deve essere impedita la brumazione. Le dimensioni minime da garantire sono ottenute secondo il seguente criterio: lunghezza = 5 m × lunghezza testuggine - larghezza = 3 m × lunghezza testuggine - altezza terrario = 2 m × lunghezza testuggine. Questi rettili necessitano di radiazione solare diretta o di irradiazione artificiale con lampade che presentino un’adeguata componente di raggi UVB, per evitare malattie a carico dell’apparato scheletrico.
  • Alimentazione: Vegetali a foglia verde nel periodo primaverile estivo, prevalentemente frutta nel periodo autunnale
    Le testuggini europee devono ricevere una dieta prevalentemente vegetale, con una particolare attenzione alla stagione. Infatti, le testuggini si nutrono prevalentemente di vegetali a foglia verde durante il periodo primaverile (lattuga, radicchio, trifoglio, tarassaco, rucola, colza, insalata ed erbe prative), mentre prediligono la frutta nel periodo tardo-estivo/autunnale (meloni, fichi, pere, mele, prugne, pesche). Altre verdure possono essere somministrate per arricchire la dieta. Particolare attenzione occorre rivolgere alle tartarughe appena nate o di età inferiore ai due anni, le quali vanno alimentate più volte al giorno e con un regime alimentare che comprenda anche una sufficiente percentuale di proteine. Al fine di assicurare una corretta alimentazione, è necessario rivolgersi ad un veterinario specializzato.
  • Condizioni climatiche: l’intervallo termico diurno deve essere in un range compreso tra i 24-27 °C mentre il minimo termico notturno dovrebbe essere non inferiore ai 18 °C.
  • Ulteriori informazioni: i cheloni dovrebbero, fintanto che l’area geografica e il clima lo permettono, essere mantenuti all’esterno. Si deve tenere conto della provenienza della specie allevata e della situazione climatica. Specie da aree geografiche a clima temperato possono essere allevate all’esterno per tutto l’anno, specie tropico-equatoriali devono essere tenute all’interno nella stagione fredda e alcune specie anche in quella calda, secondo l’area geografica e la situazione climatica locale. La maggior parte delle testuggini necessita di un periodo di letargo: è necessario discutere con il proprio veterinario di fiducia le tecniche maggiormente adatte per assicurare al proprio animale il letargo più giusto e sicuro.
  • Misure igieniche: è importante sapere che gli animali possono albergare agenti patogeni per l’uomo. Un esempio è dato dalla salmonellosi trasmessa da rettili (RAS). Salmonella spp. appartiene alla flora microbica intestinale di tartarughe, pogone, iguane e altri rettili. Gli animali non mostrano sintomatologia, ma eliminano il batterio attraverso le feci, infettando altri individui e contaminando l’ambiente in cui vivono. Nell’uomo la salmonellosi si può manifestare con febbre, vomito, diarrea e dolori addominali. Bastano però poche e semplici misure igieniche per ridurre al minimo il rischio di contrarre malattie dai rettili:
    • Lavarsi accuratamente le mani subito dopo avere manipolato i rettili o i materiali a contatto con essi
    • Non toccarsi la bocca, il naso, gli occhi o gli abiti dopo avere manipolato i rettili senza essersi prima lavati le mani
    • Non baciare i rettili
    • Non mangiare o bere mentre si manipolano i rettili
    • Non lavare terrari o acquaterrari nei lavandini destinati all’uso domestico o all’igiene personale, soprattutto non in cucina. Utilizzare una vasca o un contenitore dedicato
    • Utilizzare materiale per la pulizia (spugne, disinfettanti, panni) dedicato e separato da quello utilizzato per la casa
    • Scaricare l’acqua nel WC e non nel lavandino
    • Limitare le zone della casa in cui i rettili possono girare liberamente, escludendo cucina e bagno
  • Zoonosi
  • Approfondimenti: Per avere ulteriori informazioni sulle RAS è possibile visitare il sito: www.scuolachannel.it/projects/home/unrettileperamico/
  • Riferimenti normativi: molte specie di testuggini sono incluse negli allegati A e B del Reg. (CE)n.338/97. È dunque necessario possedere specifico documento di provenienza e, in caso di allevamento, provvedere a denunciare la nascita al nucleo forestale dei Carabinieri. Inoltre, le specie in allegato A devono essere gestite tenendo in considerazione anche gli adempimenti richiesti dalla legge della regione Piemonte n.10 del 2006.

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