Clamidiosi

La Chlamydia Psittaci è un batterio intracellulare obbligatorio che può infettare tante specie diverse di uccelli ed essere trasmesso all’uomo. La malattia prende il nome di psittacosi, quando viene trasmessa all’uomo dagli psittacidi (pappagalli, pappagallini, calopsite), od ornitosi, quando viene trasmessa da altre specie di uccelli (polli, tacchini, anatre etc.). (Breekman, 2009) Spesso i volatili affetti dalla malattia non mostrano sintomi. A favorirne la comparsa concorrono l'età dell'ospite (i soggetti giovani manifestano forme più gravi), la presenza di situazioni stressanti, come il sovraffollamento delle voliere, i trasporti, una scarsa igiene, i cambi repentini di alimentazione e le parassitosi. Le forme sintomatiche variano di gravità ed i sintomi più comuni sono rappresentati da spossatezza, anoressia, scolo nasale, dispnea, tosse, starnuti e diarrea. Nell’uomo la trasmissione si verifica tramite l’inalazione di aerosol contaminato da deiezioni essiccate e di secrezioni respiratorie. Tra i sintomi più frequenti ci sono febbre alta (sopra i 40,5°) accompagnata da brividi, mal di testa, mialgie e tosse secca con difficoltà respiratorie. (Moroney, 1998)

Uccelli colpiti